L’Olio extra vergine d’oliva, tutto sulla medicina naturale più antica del mondo.

L’olio extra vergine di oliva è un alimento fondamentale della dieta mediterranea, riconosciuta da tutti come l’alimentazione sana per eccellenza che, dal Novembre 2010, è stata riconosciuta Patrimonio Mondiale dell’Umanità!

E’ considerato una sorta di alimento perfetto, adatto a tutti e senza controindicazioni per nessuno.

Fa parte della nostra vita, un amico insostituibile in tavola, senza il quale non esisterebbe nemmeno il concetto di cucina, nell’accezione con cui noi, oggi – alludiamo quando parliamo di mangiare e di mettersi a tavola.

L’olivo viene coltivato in tutta l’area del mediterraneo e ne esistono centinaia di varietà diverse. L’Italia è il paese con il maggior numero di varietà (biodiversità). Le varietà nelle olive si chiamano  cultivar  (corrispondenti ai vitigni, nel caso dell’uva). L’olio si può ottenere da una miscela di varietà diverse (si chiama  blend) oppure da una sola varietà (mono varietale o monocultivar).

Medicina Naturale.

Grazie agli studi ed alle continue ricerche mediche, l’olio extra vergine d’oliva ha visto confermate le sue proprietà salutistiche e nutrizionali facendo accrescere il suo consumo in tutto il mondo.
È infatti un alimento importante che si caratterizza per l’alto contenuto di grassi insaturi e di sostanze antiossidanti come i polifenoli, le vitamine e il carotene. Arriva oggi la conferma della sua efficacia nel controllo del peso, nella regolazione dei processi ossidativi e nella prevenzione dell’aterosclerosi.
Non si decompone, neppure nel friggere, come fanno altri oli, dando luogo a formazioni di perossidi e polimeri, estremamente nocivi per il fegato, lo stomaco ed il sistema circolatorio.
E’ efficace nella prevenzione e nel controllo di diversi fattori di rischio cardiovascolare – obesità, ossidazione, infiammazione, trombosi.

E’ particolarmente indicato per la nutrizione del bambino, dell’anziano e dello sportivo per l’alta digeribilità e per la presenza di antiossidanti utili contro i radicali liberi e per la capacità di favorire l’assorbimento dei sali e delle vitamine.
I dietologi consigliano l’uso in particolare dell’olio extra vergine per rendere più appetitosi gli alimenti e migliorare la salute dei consumatori.

L’olio di oliva nella storia.

Tracce di frantoi risalenti a 6000 anni fa sono stati scoperti in varie parti della Grecia. Ma è un rinvenimento archeologico nella bassa Galilea che è considerato straordinario: sono infatti stati trovati alcuni cocci e alcune anfore contenenti tracce di olio di oliva la cui composizione è risultata essere molto simile, secondo i ricercatori, a quella moderna.

Dai tempi antichi fino ad oggi, l’economia del Mediterraneo si è basata su olio d’oliva, grano e legumi, colture spesso menzionate nella Bibbia. I primi test sui residui di olio di oliva trovati sui cocci, effettuati in collaborazione con l’Università di Gerusalemme, hanno mostrato una forte similitudine con l’olio d’oliva moderno. Inoltre, essendo sorprendentemente ben conservato si è potuto essere ragionevolmente certi che quanto arrivato fino a noi sia molto simile alla composizione originale. Dei 20 vasi di ceramica campionati, due sono risultati essere particolarmente antichi, risalenti a circa 5.800 A.C.

Il primato dell’olio di oliva più antico del mondo, conteso con un altro sito archeologico, israeliano e subacqueo, Kfar Samir, al largo di Haifa: qui sono stati rilevati reperti relativi alla produzione di olio di oliva, datati 7700 anni fa. Secondo i ricercatori l’area israelo-palestinese potrebbe essere così la culla della produzione di olio di oliva nell’intero bacino del Mediterraneo. Non è affatto chiaro l’utilizzo dell’olio di oliva in tempi così antichi. Le scoperte infatti, non fugano ogni dubbio.

Gli archeologi continuano a domandarsi se l’olio venisse usato per l’alimentazione o anche per l’illuminazione, dal momento che piccole candele di argilla e ciotole piene di olio con stoppino, sono tutte state datate in epoche successive, ma non è possibile escludere che l’olio potesse essere utilizzato, già 8000 anni fa, per il culto riservato ai defunti e agli dèi.

Dalle origini ai giorni nostri.

Facciamo un balzo lungo 8 millenni ed arriviamo in Italia, dove nell’’800 l’olio di oliva estende il proprio raggio di incidenza sulle preparazioni delle ricette domestiche e nell’uso dei condimenti. Inizialmente nel centro-sud del nostro Paese, isole comprese, l’olio di oliva è l’alimento-base che, insieme al latte, è considerato tanto un ingrediente quanto un cibo a sé stante.

Da Ottobre a fine Dicembre si procede alla raccolta dei frutti.

Siamo in Autunno, il tempo della raccolta delle olive! Il momento migliore per la raccolta si ha quando l’invaiatura, cioè il cambiamento di colore del frutto che da verde diventa violaceo e poi nero, è al 50-60%. E’ in questo momento infatti che si manifesta la maggior concentrazione quantitativa di olio e delle sostanze fenoliche che danno le qualità organolettiche e nutrizionali all’olio. Vorremmo inoltre richiamare la vostra attenzione sul metodo di raccolta delle olive, che spesso incide sulla qualità finale dell’olio destinato al consumo. Le principali tecniche di raccolta manuale sono: la brucatura, la vera e propria raccolta con le mani, ideale per piante basse, che ha il vantaggio di non danneggiare le olive, evitando la formazione di processi di fermentazione che alzano rapidamente i valori di acidità dell’olio; la bacchiatura, che consiste nel percuotere i rami con delle pertiche per provocare la caduta del frutto su apposite reti; in questo modo però i rami e i frutti possono danneggiarsi e non è quindi l’ideale se si punta ad ottenere un olio raffinato; la pettinatura, nella quale si “pettinano” i rami con dei rastrelli provocando la caduta dei frutti; la raccattatura, che altro non è che la raccolta delle olive cadute spontaneamente, ma è anche il metodo dove la qualità non può essere assicurata perché, come tutti i frutti, le olive cadute sono già in uno stato intermedio di maturazione e quindi non producono olio di qualità. Infatti i frutti potrebbero marcire o essere contaminati da muffe e batteri. La raccolta meccanica è un metodo con strumenti che imitano quelli della bacchiatura, come lo scuotitore ad aria compressa.

Se pensiamo all’olio come pilastro fondamentale della dieta mediterranea e di quanto questa sia importante in tema di alimentazione, noi della Gegel non possiamo che avere un rapporto con l’olio di oliva davvero profondo e speciale! Siamo esperti di alimentazione di qualità, ma prima di tutto siamo italiani! L’olio extra vergine d’oliva italiano è un’eccellenza che ci viene riconosciuta da tutti, in tutto il mondo.

Nel nostro catalogo prodotti campeggia la gamma di Oli San Tommaso, tutti rigorosamente italiani, provenienti da oliveti situati in Abruzzo. Il fulcro della cucina italiana, il principe dei condimenti di tutte le tavole nostrane! Il re della cucina sana, la nostra dieta mediterranea, che come pilastro si avvale della medicina naturale che la natura ha inserito nel suo elemento base. Proprio come afferma Walter Willet, forse il più illustre professore di medicina all’Università di Harvard: “da secoli, l’olio d’oliva, fa sì che le popolazioni che lo utilizzano abbiano una salute migliore!”

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